Limone, Bergamotto, Cedro: conosci le differenze?

Che differenza c’è tra bergamotto e limone? E tra limone e cedro? È importante saper riconoscere gli agrumi in base alle loro differenze morfologiche, sensoriali e proprietà benefiche. Andiamo dunque alla scoperta di tre agrumi, che al termine di questo articolo imparerete a riconoscere velocemente.

LIMONE

Partiamo dal più noto e più utilizzato: il limone. Nasce da un albero da frutto, è liscio e con scorza sottile. Si tratta di un agrume dotato del classico colore giallo, che può variare verso il verde in base varietà e maturazione. Ha numerose proprietà benefiche sul nostro organismo, grazie all’elevato contenuto di vitamina C e ad alcuni antiossidanti naturali. Può essere utilizzato spremuto fresco sulla frutta, per evitare che si ossidi. La sua buccia, se strofinata o grattugiata, è rilascia un piacevole aroma fresco.

 

BERGAMOTTO

Il bergamotto è aspro e amaro, almeno quanto il limone, ma la sua forma è diversa. Tondeggiante, qualche volta sferico, presenta una buccia liscia e spessa che va dal verde al giallo con il progredire della maturazione. Somiglia più a un pompelmo ma rispetto a quest’ultimo presenta una buccia irregolare. Il suo profumo è più intenso rispetto al limone e il suo succo è vitaminizzante, dato l’elevato contenuto di vitamine C, B1, B2 che migliorano l’assorbimento del ferro.
In cucina qualcuno lo grattugia su primi piatti freddi, altri preferiscono il succo.

 

CEDRO

Il cedro è un frutto di colore giallino. La sua forma è pressoché ovale, con una leggera protuberanza al peduncolo. La buccia è ruvida e spessa, tanto da costituire il 70% del frutto circa. Dato che è scarsamente utilizzabile come frutto fresco, viene impiegato in particolare per la preparazione di bibite analcoliche e frutta candita. La caratteristica più importante del cedro è quella di produrre frutti completamente dolci o completamente agri.

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Zero spreco dopo le feste

Il Natale è il periodo più bello dell’anno, ma anche il più dispendioso: la quantità di scarti alimentari che produciamo aumenta sempre durante le festività natalizie. Ma si può trascorrere un Natale a “zero spreco”?
Abbiamo tutti l’opportunità di compiere scelte sostenibili in occasione del Natale, per far sì che i nostri pranzi o le cene diventino “a rifiuti zero”: basta apportare piccoli semplici cambiamenti durante i festeggiamenti. Facendo scelte consapevoli sui cibi da acquistare e consumare, si può puntare a un Natale senza sprechi alimentari.

Quanti alimenti sprechi a Natale?

Lo spreco alimentare a Natale è un problema comune. Molti dei nostri acquisti in questo specifico periodo dell’anno sono eccessivi e si rischia di riproporre gli stessi avanzi per più giorni o buttarli direttamente nel cestino.
Come ridurre al minimo gli sprechi alimentari durante le feste.

Esistono diversi modi per ridurre gli sprechi in casa. Si tratta di buone abitudini che possono essere riprese durante tutto l’anno, non solo durante le festività natalizie.
• Si può iniziare svuotando il congelatore prima di effettuare la spesa per i pasti delle feste. Congelare il cibo è un ottimo modo per prevenire gli sprechi e si possono conservare più a lungo gli avanzi, invece di gettarli nella spazzatura.
• Pianificare i pasti per stimare la quantità di cibo di cui si ha bisogno per ogni ospite è un altro suggerimento, che può esserti utile qualora tu non voglia rischiare di concludere le feste con un eccesso di cibo avanzato. Scrivi una lista della spesa dettagliata.
• Conserva frutta e verdura in modo che non si rovinino prima del previsto: così facendo eviterai gli sprechi e non rischierai di compromettere il loro contributo di vitamine e nutrienti.
• Crea nuove ricette riutilizzare gli ingredienti avanzati. Usa la fantasia per dar vita a piatti originali e creativi, stupisci i tuoi ospiti con idee sempre nuove.

Scarti della frutta

Le mele sono uno dei frutti più versatili se si parla di “riutilizzo in cucina” e nuove ricette. Per non sprecare nulla delle mele, in questa stagione, realizza una gelatina o una marmellata utilizzando solo gli scarti. Con le bucce e i torsoli, puoi preparare anche un tè dolce!
Ecco qualche consiglio per realizzare una gustosa gelatina: porta a ebollizione le bucce, i torsoli e 6 tazze d’acqua. Mantieni una temperatura medio-bassa e cuoci per circa 45 minuti. Versa il composto in una casseruola capiente, aiutati con un colino per eliminare i residui.
Sbatti a parte lo zucchero insieme alla pectina. Aggiungi i bastoncini di cannella e porta a ebollizione, a fuoco alto. Fai bollire per circa 2 minuti, poi togli dal fuoco la casseruola.
Versa tutto il contenuto in barattoli sterilizzati e riempili non completamente.
Lascia raffreddare la tua ricetta, per almeno 30 minuti. Copri tutto con un coperchio e lascia raffreddare per 12 ore, prima di servire.

Scorze di agrumi canditi

Dopo aver utilizzato un’arancia, un limone o un altro agrume, conserva le bucce per uno spuntino zuccherato. Cuoci le bucce in acqua bollente finché diventano tenere, poi lasciale asciugare. Porta a bollore acqua e zucchero in parti uguali, mescolando spesso per sciogliere lo zucchero; quindi aggiungi le bucce. Lascia bollire fino a quando la salsa è densa. Lascia raffreddare le bucce per un’ora, quindi aggiungi lo zucchero fino a ricoprirle completamente.