Grazie all’elevato contenuto di acidi grassi insaturi, i grassi più nobili, è funzionale alla riduzione del colesterolo cattivo (LDL), a favore di quello buono (HDL).
Fonte di minerali quali potassio e rame fondamentali per il benessere strutturale. Contribuiscono ad un ottimale funzionamento del metabolismo, dei sistemi immunitario e nervoso.
Fonte di vitamine E, e K favorisce lucentezza ed elasticità della pelle, regola la coagulazione sanguigna e contrasta l’invecchiamento, grazie all’azione antiossidante.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
L’avocado matura solo dopo la raccolta, quindi quelli che normalmente troviamo in commercio spesso necessitano ancora di qualche giorno per poter completare la maturazione. Per accelerare questo processo, poni il frutto in un sacchetto di carta, con una mela. Per accertarne la maturazione, premi delicatamente con le dita il frutto: se risulta morbido (ma non molle), significa che ha raggiunto il perfetto grado di maturazione. Non dimenticare che da questo momento deve essere consumato entro un paio di giorni, conservandolo nel frattempo in frigorifero. Come molti frutti, una volta tagliato, la polpa tende ad ossidarsi: per contrastarne il processo, basta irrorarne le fette qualche goccia di limone (o lime).
Come tagliare l’avocadoLava accuratamente l’avocado e asciugalo. Ponilo su un tagliere o su una superficie piana e con un coltello affilato, incidi verticalmente il frutto per l’intera lunghezza. Ruota le due metà, finché le sentirai staccarsi. Per agevolare l’estrazione del nocciolo, incidilo leggermente con il coltello (oppure impiega un cucchiaio). Ora puoi tagliarlo a fettine, sezionandolo nel senso della lunghezza, mantenendo lo stesso spessore; in alternativa puoi ricavare dei cubetti: dovrai in questo caso inciderlo (superficialmente, senza intaccare la buccia) con tagli paralleli e regolari prima sul lato lungo, poi su quello corto, rimuovendo infine con un cucchiaio i cubetti, privi della buccia.
Taglia a metà l’avocado dopo averlo lavato: incidilo nel senso della lunghezza, dividilo in due metà, rimuovi il nocciolo. Intaglia la polpa per favorirne l’estrazione, agevolandoti con un coltello o cucchiaio. Raccogli la polpa in una ciotola, spremi il lime e regola di sale e pepe.
Mescola e schiaccia la polpa con i rebbi di una forchetta. Nel frattempo trita finemente lo scalogno, lava e affetta il pomodoro a brunoise, svuota dei suoi semi il peperoncino e taglialo a fettine e poi a dadini piccoli, infine unisci olio, pomodoro, scalogno e peperoncino nella ciotola con l’avocado e amalgama bene. La salsa è pronta!
Amico del colesterolo: ricco di grassi naturali e in particolare degli acidi grassi insaturi che, aumentando il colesterolo buono, aiutano a contrastare quello cattivo (LDL). Per lo stesso motivo, contribuisce e prevenire l'aterosclerosi e in generale le patologie legate all'accumulo del grasso nei vasi sanguigni.
Alleato nella prevenzione di malattie degenerative e cognitive come il morbo di Alzheimer, grazie al suo alto contenuto di omega 3, ovvero acidi grassi essenziali per l’equilibrio ottimale dell’organismo.
Fonte di vitamine E e K, preziose per il benessere della pelle, delle ossa e delle membrane del corpo e che, grazie alla loro essenziale funzione antiossidante, esercitano un’azione anti-aging, contrastando lo stress ossidativo.
Supporto per gli sportivi, grazie all’elevato contenuto di minerali quali magnesio, rame e potassio che supportano il normale funzionamento dei sistemi nervoso, muscolare e pressorio.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Al momento della scelta, confronta il colore e opta per l’acquisto del frutto dal colore più scuro: quelli maturi tenderanno al nero, mentre quelli con la buccia più chiara, potrebbero richiedere più giorni per raggiungere una perfetta maturazione. Per saggiarne il livello di maturazione, premi delicatamente con la punta delle dita la buccia sulla cima del frutto: se risulta morbida, significa che il frutto è pronto per il consumo (poni attenzione che sia solo la cima e non il resto del frutto ad essere leggermente molle); viceversa occorre attendere ancora qualche giorno. Non acquistare avocado con ammaccature, né con la polpa molto morbida, perché potrebbero essere già troppo maturi.
Come tagliare l’avocado HASSLava accuratamente l’avocado Hass in abbondante acqua corrente, per evitare diventi veicolo di batteri. Asciugalo accuratamente con un panno pulito e ponilo su un tagliere. Taglia il frutto a metà, incidendolo con decisione con un coltello nel senso della lunghezza e ricavandone due metà perfette. Per eliminare il nocciolo interno, aiutati con un cucchiaio e imprimi una leggera pressione per favorire il distacco della polpa, senza però porre eccessiva forza per preservare la polpa. Se il livello di maturazione è corretto, l’operazione risulterà agevole.
Parti pulendo i cetrioli: privali della buccia (aiutandoti con un pela patate per agevolare l’operazione), rimuovi le estremità e tagliali a rondelle non troppo sottili. Poi passa all’avocado Hass: lavalo, incidilo per la lunghezza in due metà, rimuovi il nocciolo e con un cucchiaio prelevane la polpa.
Poni la polpa di avocado e il cetriolo nel bicchiere di un mixer, condisci con sale e pepe q.b., aggiungi il succo dei lime, l’acqua per una versione più light (oppure il latte) e frulla fino a ottenere una crema liscia e omogenea.
Servila fredda all’interno di ciotole bianche, o anche in capienti contenitori trasparenti, guarnendo a piacere con dei semi di zucca, che regaleranno una piacevole nota croccante al piatto.
Azione antiossidante: protegge l’organismo dallo stress ossidativo, grazie all’elevato contenuto
di vitamina C.
Contribuisce a stimolare il metabolismo energetico e a favorire il normale funzionamento del sistema nervoso.
Favorisce il benessere psicofisico dell’organismo, contribuendo a ridurre i livelli di stress
e in generale il senso di affaticamento.
Supporto al sistema immunitario: vitamina C e antiossidanti, sono preziosi per rafforzare le difese immunitarie, rappresentando uno scudo protettivo contro virus e batteri.
Favorisce e accresce l’assorbimento del ferro assunto con un normale regime alimentare.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
All’acquisto accertati che il mango abbia il giusto grado di maturazione. Per capirlo, prendilo tra le dita e senti se la buccia è cedevole. Se è troppo duro, calcola che prima di poterlo consumare dovranno passare almeno 3 o 4 giorni. Al contrario, se la buccia cede ad una leggera pressione delle dita, capirai che il frutto è pronto da consumare. Attenzione che la buccia non sia molle: potrebbe indicare un frutto già troppo maturo. In commercio puoi trovare numerose varietà di mango con forme e colorazioni differenti che variano dal verde al rosso, dal giallo al rossastro. Ogni varietà presenta una polpa con differente fibrosità: scopri quelle che si adattano maggiormente al tuo gusto!
Come tagliare il mangoSciacqua la buccia e asciugala con un panno. Poni il frutto su un tagliere e taglialo per il senso della lunghezza con un coltello ben affilato fino a dividerlo in due parti. Per estrarre la polpa senza rischiare che si rovini o resti attaccata al nocciolo, dovrai praticare il cosiddetto taglio a porcospino. Su ciascuna metà del frutto incidi tagli obliqui (longitudinali e trasversali) nella polpa senza affondare fino alla buccia, ma tenendoti in superficie. Infine spingi la polpa verso l’alto con una leggera pressione facendo allargare all’esterno le porzioni quadrate della polpa, con un risultato gradevole anche come presentazione.
Stendi la pasta frolla perfettamente aderente alla tortiera, bucherella il fondo con i rebbi di una forchetta e riempi con dei ceci (o altri legumi) il fondo della tortiera, affinché la base di frolla non si deformi, causando tra l’altro la formazione di bolle.
Cuoci in forno preriscaldato a 180° per 30 minuti circa. Quando il guscio della crostata risulterà dorato, sfornala. Lascia raffreddare, poi ricopri il fondo con un generoso strato di crema pasticciera.
Seleziona del mango non troppo maturo, per ottenere dei tagli uniformi, assicurando alla crostata una perfetta simmetria nella composizione. Lava e pela il mango, taglialo a fettine sottili e adagiale sulla crema pasticciera partendo dal centro, come nella foto della ricetta e prosegui mantenendo la disposizione a raggiera. Lascia riposare in frigorifero per un paio d’ore prima di servire e gustare la crostata.
Grazie al contenuto di vitamina C favorisce un prezioso apporto di antiossidanti, esplicando un'azione protettiva nei confronti dell'invecchiamento cellulare, proteggendo le cellule dallo stress ossidativo.
Inoltre la vitamina C esercita un'azione di sostegno al sistema immunitario, contribuendo a rafforzarne le difese.
Valido supporto per chi è affetto da stitichezza: la polpa e soprattutto i piccoli semi (da evitare in gravidanza) esercitano una funzione lassativa, favorendo il transito intestinale.
Grazie al suo elevato contenuto di acqua, pari circa all’88%, vanta proprietà remineralizzanti e diuretiche.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
È molto importante consumare il frutto al giusto livello di maturazione. In caso contrario la polpa risulterebbe asciutta e dal sapore acidulo. La buccia del frutto maturo presenta una colorazione gialla intensa (da cui il nome golden), con zone rosse. Per sondare il livello di maturazione, esercita una leggera pressione sul frutto: la consistenza dovrà risultare morbida al tatto. Evita di acquistare frutti troppo morbidi: potrebbero essere eccessivamente maturi. Anche l’olfatto può contribuire ad aiutarti a verificare il livello di maturazione: il frutto maturo nella parte superiore, quella del picciolo (dove era attaccato alla pianta) emana un profumo molto gradevole.
Come tagliare la papaya GoldenPer tagliare la papaya, appoggia il frutto lavato e asciugato su un piano, con un coltello affilato elimina la calotta, quindi affonda la lama nella polpa, incidendo due metà (nel senso della lunghezza). Le due metà si separeranno facilmente. Con l’aiuto di un cucchiaio elimina filamenti e semi interni (esattamente come nel melone). A questo punto puoi tagliare la polpa a fettine, a cubotti tenendo il lato più lungo o più corto, o nella forma desiderata.
Priva della buccia e taglia la papaya a metà e successivamente la polpa nella forma desiderata (ad esempio fettine o piccoli cubi), aiutandoti con un coltello ben affilato.
Per un impiattamento più originale ed elegante, ti suggeriamo di ricavare con l’apposito scavino delle palline di polpa. Completa la preparazione del piatto alternando sfere (fettine o cubetti) di papaya, piccole mozzarelle e fettine di prosciutto crudo.
Per concludere, aggiungi qualche fogliolina di basilico, che creerà un gradevole contrasto cromatico.
La sua polpa è ricca di potassio, una preziosa fonte di energia, oltre che un naturale antidoto alla comparsa di crampi e in generale di dolori muscolari.
Il potassio risulta anche un prezioso alleato del sistema immunitario e della pressione sanguigna.
Rinfrescante, dissetante e dall’interessante apporto energetico, è utile come spuntino, sia per i bambini, come per chi pratica attività sportiva.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Per testare il grado di maturazione del bananito, puoi regolarti come faresti scegliendo una banana. Per prima cosa verifica il colore della buccia: opta per frutti dal colore della buccia di un giallo più intenso e con qualche puntino marrone, se prediligi gustare il frutto ben maturo e con un maggiore grado di dolcezza, oppure giallo meno intenso, se preferisci una consistenza più soda della polpa. Anche la consistenza sarà più compatta per i frutti meno maturi e leggermente più morbida per quelli “pronti”. Conserva il bananito a temperatura ambiente, possibilmente lontano da kiwi e mele che ne accelererebbero la maturazione.
Come sbucciare il bananitoIl bananito si sbuccia esattamente come una banana (la buccia si stacca ancora più facilmente). Come per la banana anche in questo caso la buccia non è edibile.
Sbuccia i bananito e taglialo a rondelle, tenendone da parte uno per guarnizione. Riuniscili in una ciotola e irrora con il succo di limone precedentemente spremuto, per evitare l’ossidazione. Con i rebbi di una forchetta schiaccia e tieni da parte.
In una seconda ciotola capiente lavora con le fruste elettriche burro morbido e zucchero. Ottenuto un composto omogeneo, unisci le uova (uno alla volta), un pizzico di sale, la purea di frutta e da ultimo la farina setacciata con bicarbonato e lievito.
Versa l’impasto in uno stampo da plum cake, livellalo con una spatola, poni delle fettine del bananito tenuto da parte sul dolce (tagliato a fettine molto sottili, tipo un carpaccio, da posizionare sfalsate per non farle affondare) e cuoci in forno preriscaldato a 180° per 50 circa minuti (verifica la cottura con la prova dello stecchino). Lascia raffreddare il dolce prima di sformarlo.
Svolge un’azione protettiva nei confronti dello stress ossidativo, contrasta l’invecchiamento, favorisce l’assorbimento del ferro, sostiene i sistemi immunitario e nervoso ed è indispensabile per la sintesi del collagene.
Il suo consumo è raccomandato in caso di affaticamento e pesantezza allo stomaco dopo i pasti e in generale per chi ha un processo digestivo faticoso.
Il frutto, grazie al suo contenuto apporto calorico, è indicato per chi segue regimi alimentari o diete ipocaloriche: può infatti diventare uno spuntino o merenda, da consumare anche in purezza, senza sensi di colpa!
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Suggeriamo di assaporare il frutto maturo al punto giusto, per apprezzarne pianamente il sapore, capitalizzandone tutte le proprietà numerose benefiche. Per capire se il mango è maturo occorre saggiarne la polpa: deve avere la giusta consistenza, caratteristiche che ne certificherà il perfetto grado di maturazione. Quindi è importante che il dito non sprofondi nella polpa, cosa che ne indicherebbe una maturazione eccessiva, né che la stessa risulti eccessivamente dura, caratteristiche che indica un frutto ancora acerbo. È raccomandato conservare il mango a temperatura ambiente, eventualmente anche per farlo maturare, qualora risulti acerbo, e in frigorifero solo dopo averlo tagliato, avendo cura di consumarlo al massimo entro poche ore dal taglio.
Come tagliare il mangoPer prima cosa lava accuratamente il mango e asciugalo, per evitare di veicolare residui batterici. Appoggiando il lato più lungo su un tagliere, indici il frutto nel senso della lunghezza con un coltello bene affilato, tagliando le due calotte laterali più esterne, prive di nocciolo. Potrai a questo punto agevolmente estrarre la polpa con un cucchiaio, oppure incidere le porzioni con tagli obliqui superficiali praticati nelle due direzioni, a creare dei quadratini (senza arrivare alla buccia): basterà poi spingere la polpa verso l’esterno, per creare una presentazione gradevole. La restante parte centrale, una volta privata del nocciolo, potrà essere impiegata per succhi, frullati, gelati o preparazioni quali salse e composte.
Lava accuratamente la buccia della frutta e la rucola. Asciuga i frutti e centrifuga la rucola. Scola le mozzarelle del liquido di vegetazione e riducile a pezzetti di forma regolare, strizzandole, per evitare che rilascino latte.
Taglia il mango e l’avocado, ricavandone dei quadrotti di forma piuttosto regolare e tienili separati.
Aiutandoti con un coppapasta, componi la prima tartare, alternando uno strato di avocado (cerca di pareggiarne il livello, per ottenere strati regolari), uno di mozzarella, un terzo di mango e l’ultimo con la rucola. Completa con una manciata di pinoli che conferiranno croccantezza al piatto. Ripeti l’operazione con l’altra tartare, servendoti di un secondo coppapasta. Poni in frigorifero a rassodare almeno 30 minuti, infine sforma con delicatezza e servi le tartare.
Per una variante proteica e ricca di omega 3, puoi sostituire la mozzarella con un trancio di salmone, che conferirà al piatto colore e sapore!
Come il “cugino” limone e in generale come tutti gli agrumi, anche il lime è fonte di vitamina C e quindi di antiossidanti, che esplicano un’azione protettiva dallo stress ossidativo, contrastando quindi l’invecchiamento cellulare.
La vitamina C esercita anche un’azione di potenziamento delle difese immunitarie, oltre che del sistema nervoso.
Inoltre, grazie al contenuto di vitamina C il lime contribuisce a proteggere la vista da infezioni e degenerazione maculare.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Il lime, quando giunge a maturazione, presenta una forma leggermente ovale e la scorza verde/giallognola. Se matura sull’albero assume una colorazione giallo/arancio, ma in genere viene raccolto e commercializzato con la buccia di colore verde, quindi al massimo delle proprie proprietà organolettiche. Un buon metodo per testarne la maturazione è quello di annusarlo: un lime maturo ha un odore acidulo, che risulta molto più leggero nei frutti ancora acerbi.
Come tagliare il limeLa buccia del lime, ben lavata, e meglio se dei frutti biologici, può essere impiegata per donare ai cocktail un aspetto più attraente. Per realizzare delle perfette spirali, recupera l’apposito coltellino con lama sagomata e, tenendo il lime nell’altra mano, partendo da un’estremità recidi la buccia senza andare troppo in profondità. Una volta ricavata una striscia lunga, avvolgila attorno a un bastoncino (andrà bene anche una cannuccia) per arricciarla, conferendole la classica forma a spirale. Il suo raggio (più piccolo o maggiore), sarà in funzione della dimensione del bicchiere scelto. Una volta pronta la spirale, puoi applicarla al bordo del bicchiere, per impreziosire e rendere più scenografici i tuoi cocktail.
Lava accuratamente il lime, taglialo a quadretti e ponine metà in un bicchiere capiente. Quindi aggiungi 3 cucchiaini di zucchero e con un pestello schiaccia e ruota per spremerne il succo, amalgamandolo allo zucchero.
Ripeti la stessa operazione per il secondo bicchiere. Trita grossolanamente il ghiaccio, inseriscilo nei bicchieri, versa la cachaca e con un cucchiaino dal gambo lungo, amalgama bene il contenuto.
Aggiungi 2 cannucce corte e larghe e gusta la tua Caipirinha!
Grazie alle sue caratteristiche: masticarne un pezzetto riduce i disturbi legati al mal d’auto e al mal di mare, o più in generale quelli legati al viaggio; inoltre è in grado anche di attenuare la nausea in gravidanza, oltre che di favorire la digestione.
Stimola la produzione di saliva e le secrezioni biliari, di conseguenza protegge dall’ulcera gastrica, favorisce il processo digestivo, e riequilibra la flora batterica intestinale. Inoltre esercita un’importante azione antinfiammatoria, contribuendo a contrastare artriti e disturbi reumatici.
Con il suo contenuto di Sali minerali, in particolare potassio e rame, sostiene i sistemi nervoso e immunitario, contrasta lo stress ossidativo, supporta muscoli, metabolismo e pressione sanguigna.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Lo zenzero fresco risulta sodo e compatto al tatto e alla vista presenta un colore omogeneo, con leggere sfumature di tonalità più intensa di marroncino medio e più chiaro. Può risultare leggermente più rugoso al tatto, come anche più nodoso nella forma, ma questo non ne compromette gusto e bontà. Evita di scegliere radici che presentano già molti germogli: come per le patate potrebbero essere meno freschi e indicare quindi un tempo più lungo di permanenza nel banco del supermercato.
Come tagliare lo zenzeroLo zenzero fresco presenta una buccia sottile e può essere sbucciato (come una normale verdura) con un coltellino piccolo e affilato, un pelapatate o uno spilucchino. Un suggerimento: prima di procedere, ti consigliamo di livellare la superficie da sbucciare, semplicemente passandoci sopra le dita e rimuovendo eventuali parti sporgenti. Questo agevolerà la rimozione della buccia dalle sue parti nodose. Se ben pulita anche la buccia risulterà edibile. Lo zenzero può essere conservato in frigorifero, avvolto in un sacchetto di carta e successivamente in una busta di plastica, avendo l’accortezza di sostituire il sacchetto di carta, quando risulterà umido. Inoltre la radice può anche essere surgelata (grattugiata, frullata), intera o semplicemente a pezzetti, per praticissime monoporzioni, pronte da scongelare e utilizzare al bisogno.
Pela patate e carote, tagliale a tocchetti e tieni da parte. Pela (o puliscilo molto bene esternamente) e taglia a rondelle anche lo zenzero. Affetta sottilmente la cipolla.
In una pentola capiente poni un giro d’olio evo, aggiungi la cipolla e lascia rosolare 5/6 minuti. Unisci patate, carote e zenzero e fai insaporire 5 minuti, poi aggiungi il brodo vegetale e cuoci a fuoco medio, con coperchio per circa 20 minuti. Infine frulla con un mixer a immersione, fino ad ottenere una crema liscia e vellutata.
Aggiusta di sale e pepe, versa nei piatti dei tuoi commensali, unisci un po’ di panna e decora con il basilico.
Preziosa fonte di antiossidanti, che svolgono un’azione protettiva nei confronti dell’invecchiamento cellulare e delle malattie connesse.
Grazie alla presenza di vitamina C, contribuisce a sostenere il sistema immunitario e nervoso, esercitando al contempo un’azione antiinfiammatoria e riducendo l’affaticamento. La stessa vitamina favorisce anche l’assorbimento da parte dell’organismo del ferro contenuto negli alimenti di origine vegetale.
Fonte di fibra (10 g) sostiene e stimola la regolarità intestinale, contrastando la stipsi e salvaguardando il colon. Le fibre esercitano un potere saziante, riducendo il senso di fame.
La passiflora trova vasto impiego, come ausilio naturale, anche nel contrastare l’insonnia, poiché contribuisce a regolare il ritmo sonno-veglia, favorendo un sonno simile a quello fisiologico, senza causare dipendenza.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Per accertare la maturazione del frutto, controlla per prima cosa il colore e la consistenza della buccia, che deve risultare rugosa e non liscia e dalla tonalità violacea molto intensa. Un altro trucco è avvicinarlo e sentirne l’aroma: il frutto maturo risulta particolarmente profumato, mentre quello acerbo è inodore o comunque ha un profumo di bassa intensità. Infine, prova ad agitarlo leggermente: se senti il liquido all’interno muoversi, significa che ha raggiunto il perfetto grado di maturazione per essere gustato.
Come tagliare il passion fruitPer gustare il frutto, lavalo per evitare di lasciare residui e asciugalo con un panno pulito. Su un tagliere dividilo in due metà perfette con un coltello ed estrai polpa e semi, aiutandoti con un cucchiaio (l’operazione risulterà agevole). Ricorda che la buccia non è edibile. Consigliamo di prediligere frutti maturi, perché in questo modo si potranno mangiare anche i semi che con il loro retrogusto amaro, bilanceranno perfettamente quello più dolce della polpa. Se invece dovessi accorgerti che il frutto acquistato risulta acerbo o non perfettamente maturo, conservalo a temperatura ambiente per qualche giorno per agevolarne la maturazione.
Lava accuratamente la frutta sotto abbondante acqua corrente, poi asciuga con cura la buccia. Dividi in due metà e riduci a cubetti la polpa di mezza papaya, tenendola da parte.
Con un coltello affilato e ponendo attenzione, pela a vivo l’arancia e tagliala a spicchi grossolani. Taglia a metà i frutti della passione e con uno scavino (ma andrà bene anche un cucchiaio), raccogline in una ciotola il contenuto (polpa e semi).
Spremi il succo di lime e filtralo, per eliminare eventuali semi o parti fibrose. Inserisci nel boccale del frullatore tutti gli ingredienti (ed eventualmente anche zucchero o miele, secondo il gusto personale), aziona le lame, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versa nei 2 bicchieri, unisci il ghiaccio, se gradito e guarnisci con qualche fogliolina di menta, per creare un gradevole contrasto cromatico.
Con un buon contenuto di sali minerali, in particolare fosforo, sostiene i sistemi immunitario e nervoso, contrasta lo stress ossidativo, favorisce il metabolismo, riduce l’affaticamento, salvaguardando ossa e apparato muscolare.
Il suo elevato contenuto di fibre (presenti nella polpa), stimola la motilità intestinale, aiutando in caso di stitichezza.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Per riconoscere se il cocco è fresco e succoso è importante scuoterlo. Se riesci a sentire il latte contenuto al suo interno è un ottimo segnale! Inoltre il frutto dovrebbe avere un peso proporzionale alla dimensione, oltre ad una forma regolare, un guscio omogeneo e il suo classico, gradevolissimo, profumo.
Come aprire il coccoAnche se l’operazione può sembrare difficoltosa, dato che il guscio è effettivamente molto duro, con qualche piccolo trucco, si può facilmente superare l’apparente difficoltà iniziale. Per prima cosa pratica un foro con un cacciavite o un punteruolo nella parte superiore della noce (dove trovi gli “occhi). Una volta compiuto questo passaggio, capovolgi il frutto e lascia fuoriuscire il liquido contenuto al suo interno (puoi anche conservarlo, dato che vanta importanti virtù remineralizzanti). Infine avvolgi il frutto in un canovaccio e colpiscilo più volte e con decisione, fino a romperlo, con un martello o un batticarne.
Inizia setacciando la ricotta con un colino, per eliminare l’acqua di vegetazione; una volta “asciutta”, ponila in una ciotola e unisci lo zucchero a velo, mescolando accuratamente. Ottenuto un composto uniforme, aggiungi il cocco rapè e mescola fino a incorporarlo perfettamente.
E’ giunto il momento di formale le palline: con un cucchiaio preleva una piccola quantità di composto (circa 15/20 g di impasto) e trasferendolo nel palmo della mano, lavoralo fino a conferirgli la forma di una sfera regolare. Adagiala poi in una ciotola colma di cocco rapè e ruotala, per guarnirla uniformemente. Ponila su un capiente piano d’appoggio e completa l’operazione con il resto del composto.
Trasferisci in frigorifero almeno 30 minuti prima di servire le palline ai tuoi ospiti.
La bacca, che rappresenta l’unica parte commestibile, dal gusto dolce e dall’accento asprognolo può essere consumata in purezza, diventando un’alternativa sana e poco calorica a caramelle, cioccolatini o piccoli dolci.
L’involucro esterno, esteticamente scenografico, dalla forma che evoca quella di una lanterna, trova vasto impiego in pasticceria nella preparazione di dessert e dolci. Le monoporzioni risultano particolarmente eleganti e rappresentano un’alternativa originale alle preparazioni dolci più classiche.
Si raccomanda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano
Per accertarti di acquistare gli alchechengi al giusto grado di maturazione, verifica che le bacche abbiano una tonalità di colore uniforme e che siano sode. Inoltre se il loro scenografico involucro risulta friabile, significa che il frutto è maturo. I frutti si conservano meglio in frigorifero e possono anche essere surgelati, per recuperarli nelle stagioni in cui non sono normalmente disponibili. Se invece ti sei accorto tardi di aver acquistato il frutto acerbo, basterà conservarlo per qualche tempo a temperatura ambiente, cosa che ne agevolerà la naturale maturazione.
Come tagliare l’alchechengiLa bacca rappresenta la sola porzione edibile del frutto. Il suo involucro o lanterna può essere impiegato per le decorazioni culinarie, di cui trova vasto impiego in pasticceria, ma non va consumato. Una volta verificato il giusto punto di maturazione del frutto, basta eliminare il suo ciuffo (o conservarlo se occorre per una presentazione più scenografica) e lavare il frutto, che al suo interno non contiene alcun nocciolo. Il frutto più essere utilizzato intero, con o senza involucro, oppure tagliato (generalmente viene tagliato in due metà, come avviene con i pomodorini), oppure servito intero.
Ammolla in acqua fredda per 10 minuti la colla di pesce. In una piccola casseruola poni la panna e lo zucchero a velo, mescola bene e poni sul fuoco fino quasi a raggiungere il bollore (spegni giusto un attimo prima che bolla). Aggiungi la gelatina strizzata, mescola bene per evitare grumi e tieni da parte. Nel frattempo poni in una padella antiaderente lo zucchero, 4 cucchiai d’acqua e gli alchechengi precedentemente lavati e tagliati in 4 (tienine da parte 1 per commensale, da impiegare come decorazione), fai cuocere a fuoco vivo e sfuma con il rum. Quando la frutta inizierà a sfaldarsi, spegni il fornello e frulla con un mixer, fino ad ottenere un composto omogeneo. Versa la panna negli stampini (meglio se trasparenti, per mostrare il contrasto cromatico dei due strati) fino a 2/3 dell’altezza e completa l’ultimo terzo con la salsa di alchechengi, lascia raffreddare e poi poni in frigo, se possibile per 12 ore. Al momento di servire capovolgi gli stampini e decorali con un alchechengi sulla sommità. Per una variante ancora più golosa, puoi immergere nel cioccolato fondente fuso l’alchechengi da usare come decoro!
Se non trovi stampi o ciotoline trasparenti, impiega pure i classici stampi da panna cotta, ricordandoti di invertire l’ordine degli ingredienti: in quel caso lascerai sotto la salsa di alchechengi e sopra la panna, dato che poi lo stampo dovrà essere rovesciato nel piatto da dessert.